Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia permea ogni ambito della nostra vita. La utilizziamo per lavorare, informarci, comunicare, perfino per misurare il nostro sonno o ricordarci di bere acqua. Eppure, cresce in molti di noi un bisogno opposto: di silenzio, di concentrazione, di spazio mentale.

È qui che entra in gioco il minimalismo digitale, una filosofia che potrebbe sembrare, a prima vista, in contrasto con il mio entusiasmo, più volte ribadito, per l’innovazione tecnologica.

Mi sono chiesto spesso, prima di abbracciare questa nuova filosofia di vita, come può coniugarsi la mia passione per le nuove tecnologie con la scelta di aderire al minimalismo digitale.

Ma si tratta davvero di mondi così distanti? Io credo di no.

Anzi, oggi più che mai, passione per le nuove tecnologie e minimalismo digitale possono – e devono – convivere.

Minimalismo digitale: non è rifiuto, è intenzione

Il minimalismo digitale, reso popolare dal libro Digital Minimalism di Cal Newport, non è una crociata contro gli smartphone, i social o l’intelligenza artificiale.
È un invito a scegliere consapevolmente quali strumenti digitali usare, con quale frequenza e per quali obiettivi.

In altre parole, non si tratta di rinunciare alla tecnologia, ma di liberarsi da quella che ci distrae, ci frammenta, ci allontana dai nostri veri obiettivi.

La tecnologia, se ben scelta, amplifica ciò che siamo

Chi ama la tecnologia spesso la sperimenta con curiosità: nuovi strumenti per la produttività, APP per organizzare le idee, piattaforme per comunicare meglio o condividere contenuti.
Il minimalismo digitale non spegne questa curiosità, ma la canalizza. Ti chiede:

  • Questo strumento migliora davvero la mia vita o mi fa solo perdere tempo?
  • Mi aiuta a creare valore o sto solo scrollando passivamente?
  • Mi connette in modo autentico o mi tiene prigioniero di una notifica?

5 modi per far convivere passione tech e minimalismo digitale

  1. Usa strumenti digitali che potenziano il tuo lavoro creativo
    Scrittura, progettazione, studio: utilizza tutto ciò che ti aiuta a produrre, non solo a consumare.
  2. Sperimenta con criterio
    Prova nuovi tool, ma inseriscili in flussi di lavoro chiari. Se non portano benefici concreti, abbandonali senza rimpianti.
  3. Definisci obiettivi d’uso per ogni piattaforma
    Non essere ovunque. Sii dove ha senso essere.
  4. Programma la disconnessione
    La tecnologia può anche aspettare. Le idee, spesso, nascono offline.
  5. Automatizza il superfluo, proteggi il tempo profondo
    Usa la tecnologia per semplificare la gestione di ciò che è ripetitivo e ritaglia spazio per pensare.

La mia scelta: tecnologia per scrivere e condividere meglio

Nel mio percorso, il minimalismo digitale è diventato un punto di riferimento. Ho deciso di usare i social in modo selettivo, condividendo solo ciò che ritengo utile, evitando il rumore di fondo.
Ho riorganizzato i miei profili social e il mio tempo per dare più spazio alla scrittura, alla lettura, all’approfondimento, allo studio universitario.

Questo blog stesso nasce da una scelta: usare il digitale per costruire relazioni autentiche, condividere sapere, ispirare trasformazioni.

In sintesi 

Non dobbiamo scegliere tra tecnologia e benessere mentale.
Possiamo e dobbiamo pretendere una tecnologia al servizio della nostra attenzione, e non il contrario.

Il minimalismo digitale non è un limite alla creatività, ma un invito a tornare padroni del nostro tempo.

Se anche tu senti il bisogno di rallentare, rifocalizzarti e usare meglio gli strumenti digitali, allora forse è tempo di ripensare il tuo modo di stare online.

Ti va di approfondire?

Se vuoi approfondire, dai un’occhiata alla sezione del blog che dedico all’argomento minimalismo digitale (clicca qui) oppure questo mio articolo: Usa i social, non farti usare da loro.

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Domenico A. Di Renzo

Giurista, funzionario pubblico e autore.
Scrivo di attualità, politica, diritto, scrittura creativa, Pubblica Amministrazione. Scrivo poesie e racconti (soprattutto thriller) e tutto ciò che la mia mente - e la mia penna - mi suggeriscono. Sono inoltre autore di un corso di metrica per canzoni e, in qualità di docente esperto in diritto d'autore, tengo corsi per autori presso scuole di musica, in presenza e online.
Biografia completa qui.

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